Dieta Mima Digiuno: i pro e i contro
Il corpus del lavoro si basa sull’intuizione di fondo che vede una drastica rivalutazione degli effetti dell’assunzione di proteine nell’organismo umano. Tale nutriente, specialmente se di provenienza animale, nella sua azione di stimolo alla crescita cellulare, porta le cellule non solo a maturare ma anche a invecchiare e, in taluni casi, a degenerare, con esiti potenzialmente molto pericolosi.
Il dottor Longo ha trovato conferme alle sue teorie alla luce dei risultati di uno studio da egli stesso condotto, in collaborazione con lo scienziato ecuadoregno Jaime Guevara-Aguirre, su di una comunità autoctona della regione di Quito, in Ecuador, chiamata Laron dal nome della sindrome da cui tutti i membri sono colpiti. Tale sindrome fa si che essi siano affetti da nanismo causato da una deficienza del ricettore dell’ormone della crescità ( IGF-1).
La particolarità di tale popolazione, che ha suscitato l’interesse dei due ricercatori, è quella data dalla quasi totale immunità che queste persone hanno verso le più comuni patologie del nostro tempo, quali tumori e problemi cardiocircolatori.
In seguito allo studio è emerso quindi come il mancato apporto di tale ormone avesse come effetto collaterale (benefico) quello di preservare dall’alterazione cellulare, prodromo di manifestazioni tumorali.
Da ciò ne deriva che un’alimentazione particolarmente ricca di proteine sembra essere in realtà molto più controproducente per la salute di quando fossimo adusi a credere.
La dieta mima digiuno vuole essere quindi una ricetta, più che per perdere peso (effetto che si otterrà comunque collateralmente) proprio finalizzata a farci vivere più a lungo.
Perché mima digiuno?
Questo nome deriva dalla capacità di tal regime alimentare di ottenere benefici simili a quelli provocati da uno sporadico digiuno nel nostro corpo.
Che il digiuno sia salutare può sembrare un’assurdità ma ci sono molte dimostrazioni scientifiche a sostegno di tale asserzione. Inoltre vi sono rilevanti considerazioni di carattere logico-deduttivo. È innegabile, infatti, che la certezza di consumare tre pasti al giorno per tutta la vita, sia una conquista ottenuta da non più di un secolo e, a oggi, nemmeno in tutte le parti del mondo. Prima infatti era molto usuale che gli esseri trascorressero lassi di tempo senza aver la possibilità di ingerire nulla.
Dagli studi in merito sembra che la natura abbia concepito il digiuno come un momento di estrema rigenerazione per il nostro corpo con pregevoli effetti di ringiovanimento cellulare e ripristino del sistema immunitario. Pare quindi che mantenendo bassi livelli di proteine e glucosio, i benefici al nostro organismo siano notevoli.
Per onestà intellettuale va detto che questa seconda parte di ricerca è ancora in fase di dimostrazione, ma non sembra che ulteriori accertamenti possano invalidare le scoperte teoriche prodotte finora.
Non resta quindi che provare la dieta mima digiuno del dottor Longo e verificare qual è l’effetto sul nostro corpo, sia in termini di peso corporeo che di qualità della vita.
Bisogna tenere bene a mente però che tale dieta è concepita per un periodo limitato di tempo e che è sempre bene sottoporsi al parere del proprio medico di fiducia prima di intraprendere significative variazioni (anche presumibilmente benefiche) del proprio stile alimentare.