Dieta low carb
Essi, infatti, consentono la produzione di energia, generano una riserva energetica illimitata (anche dopo un lungo digiuno il corpo può comunque mantenere le sue corrette funzioni vitali attingendo proprio ai lipidi), migliorano il metabolismo delle cellule, svolgono una funzione antiossidante, aiutano il cuore ed i vasi sanguigni, regolano la situazione ormonale, semplificano il trasporto delle vitamine liposolubili, aiutano il sistema nervoso consentendo la formazione della mielina, migliorano la cute, proteggono articolazioni ed organi vitali dai traumi, modellano le forme del corpo conferendo le giuste rotondità a seconda del sesso, consentono una specie di isolamento termico e danno senso di sazietà prolungata.
Tutto questo ha ben presto portato a vedere i carboidrati come la causa primaria dell'ingrassamento, soprattutto nei soggetti più predisposti. Il principale capro espiatorio è stato il carboidrato semplice, ovvero quello presente in alimenti quali le bibite con lo zucchero, i dolci, gli stuzzichini, ecc. ecc.
Negli ultimi dieci anni non si è fatto che parlare di questo particolare genere alimentare che, se seguito con scrupolo, può davvero portare ad un considerevole abbassamento del peso. Prima di descrivere la dieta low carb, però, teniamo a precisare che, come per tutte le carenze alimentari, anche la mancanza di carboidrati può portare problematiche fisiche considerevoli, quindi prestate molta attenzione alla scelta di eliminare dalla tavola (anche solo per un periodo limitato) pasta, riso, pane e simili.
In linea di massima possiamo dire che queste diete vengono considerate tali quando l'assunzione giornaliera di carboidrati è inferiore a 100 grammi. Un esempio potrebbe essere quello di spalmare i vari macronutrienti nelle seguenti percentuali: 20-30% di proteine, 50-60% di grassi e 30% di carboidrati.
Nella realtà dei fatti sappiamo che questi regimi alimentari permettono una veloce perdita di peso, da un lato perché si riduce l'apporto energetico ingerito ogni giorno (meno alimenti disponibili), dall'altro perché c'è una minor assunzione di acqua e glicogeno, si sviluppa una sorta di catabolismo muscolare e si riducono le riserve adipose.