Calcolare il proprio peso ideale
Per prima cosa è necessario considerare che il peso forma varia molto da individuo a individuo ed è suscettibile di parametri quali altezza, età e ovviamente peso.
Per capire in che categoria si è compresi bisogna ricorrere al calcolo del IMC (indice di massa corporea), dato dal rapporto tra peso e altezza e valido solo per le persone adulte. Tendenzialmente un IMC inferiore a 18 è ritenuto proprio di un individuo sottopeso, tra 18 e 22 normopeso, tra 22 e 30 sovrappeso e superiore a 30 obeso. Nonostante l’indice IMC sia tutt’ora l’indicatore più utilizzato per diagnosticare situazioni di sovrappeso od obesità, esso non tiene in considerazione una pluralità di parametri determinanti quali:
- Costituzione;
- Età;
- Sesso;
- Massa muscolare;
- Conformazione corporea;
In virtù di ciò, pur essendo l’IMC un indicatore importante, preso da solo non può avere una grande precisione nel calcolo del peso ideale. Ad esempio è noto che la massa muscolare ha un peso specifico molto più elevato della massa grassa, ma l’indice non considera la sostanziale differenza tra i due tessuti.
A nostro parere, quindi, non vale la pena di fissarsi troppo sul risultato di questi test, facilmente reperibili su una moltitudine di discutibili siti web, ma di rivolgersi a uno specialista per eseguire esami più approfonditi quali la bioimpedenza o la plicometria, che possono sicuramente fotografare un quadro più completo e preciso della situazione.
Il nutrizionista serio infatti, prima di prescrivere uno specifico regime alimentare di qualsiasi tipo, compie un’anamnesi approfondita del paziente volta a registrare il suo stato di forma attuale e a individuare il corretto peso forma, e tale raccolta di informazione risulta indispensabile per “cucire” la dieta attorno alle esigenze specifiche della singola persona; ecco perché affidarsi a rimedi “fai da te” potrebbe essere, oltre che inefficace, anche pericoloso per la salute.